Quizzone estivo – pt.2
Continua la serie di domande a sfondo musicale.
Quizzone estivo – pt.2
Continua la serie di domande a sfondo musicale.
E ora va’ a lavuré barbun!
Quizzone estivo – pt. 1
Dopo aver letto le risposte di The River e del Folletto ho deciso di cimentarmi in questa impresa. Siccome questa serie di domande sulla musica è piuttosto lunga la dividerò in due parti. Buon ascolto…lettura. (seguite i link del metatesto)
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Ho latitato parecchio nell’ultima settimana come post sul blog, ma noto che non sono l’unico.
Facciamo il punto della situazione:
Noi siamo cresciuti a pane e Ken Shiro, con i film di Nightmare, tra film del terrore di serie B e programmi pseudo-erotici altrettanto scadenti. Chissà com’è che invece i bambini d’oggi devono essere protetti così tanto: mi viene da pensare che siano più stupidi, oppure lo diventano con tutte queste premure inutili.
E poi la nuova catalogazione vale solo per le nuove uscite: i film vecchi sono forse, prendendo per buono il ragionamento, meno pericolosi o violenti?
Io dico di non porre limiti: sesso, sangue e rock and roll!
Sommi capi
In serata dovrei finalmente riuscire a parlare con il DG delle prospettive lavorative future. Poi dovrò forzatamente decidere cosa fare: restare o cambiare. Purtroppo ci sono troppi parametri da tenere in conto, troppe variabili, pro e contro che si fronteggiano senza sosta. Penso di sapere quello che non vorrei veder avverato nel medio termine, ma dubito di sapere con esattezza cosa invece vorrei. Ora stavo pensando che qui la filosofia aziendale non è quella che ho in testa io: è un motivo valido per cambiare o non è meglio impegnarsi per cercare di modificare questa mentalità?
Io ho parlato dell’Amore come qualcosa di assoluto, un unicum che non può essere sperimentato più volte a meno di creare illogicità o strani escamotage stilistici. Brevemente ho detto che non è plausibile dire "ti amo" a due persone differenti: ad una delle due si sta evidentemente mentendo. Si potrebbe uscire dal ragionamento presupponendo che ogni persona venga amata in maniera differente; si avrebbero allora due Amori diversi, imparagonabili ed assoluti in sé. Tuttavia vi sarebbe la coesistenza di più Amori, il che fa cadere il principio di unicità.
Ora Paola mi fa notare come io fossi innamorato ai tempi del liceo di una compagna e poi mi innamorai di lei. Io non nego di aver provato un sincero sentimento per la compagna ma sottolineo che si sta parlando di innamoramento che è una fase precedente e diversa dall’Amore. Ci si può benissimo innamorare mille volte in una vita, senza inficiare la validità dell’unico Amore. Ed ecco dunque la mia nuova idea, scaturita durante la diatriba:
L’innamoramento non è contenuto nell’Amore come un elemento dentro un insieme, perché se l’insieme è statico, i suoi elementi sono statici anch’essi condividendo le proprietà dell’insieme. Amore ed innamoramento seguono le regole dettate dalla teoria aristotelica: l’Amore è atto, l’innamoramento potenza. L’atto è per sua natura compiuto, finito, immutabile. La potenza viceversa è mutevole, è un percorso che porta all’atto. Se volgiamo dirla con termini più scientifici, l’Amore è una funzione di stato, un punto fisso in un piano cartesiano la cui posizione non dipende dal percorso fatto per raggiungerlo, percorsi rappresentati dai molteplici innamoramenti.
La quantità di informazioni che mi hanno dato mi ha lasciato sconcertato, anche perchè su moltissime di queste non ho che vaghe conoscenze teoriche. E’ totalmente un mondo nuovo: si passa da uno stile di progettazione statico ad uno dinamico, dalla lenta evoluzione delle scaffalature alla continua ricerca di soluzioni innovative e migliori delle precedenti. Può bastare una mera lista dei pro e dei contro per scegliere? Devo decidere cosa ne sarà della mia carriera professionale.
Alla Sacma ho capito che devo necessariamente ritagliarmi un ruolo complementare ma differente da quello dell’altro ingegnere; non serve un doppione e sarei comunque inferiore come conoscenze acquisite. Questa idea però potrebbe cozzare contro la poca propensione all’investimento che c’è in azienda, data la portata delle mie idee. Di qua invece non si fa altro che ricerca, studi su studi per migliorare e restare competitivi. Serve qualcuno che abbia voglia di fare, con un briciolo di creattività e che sappia essere autonomo. Gli sbocchi delle due strade sono completamente differenti.
Devo riflettere attentamente, farmi il solito ennesimo esamino di coscienza. Non vorrei farne una questione economica, anche se pensando al futuro sarebbe importante poter avere una certa solidità.
Rumbaaaa!
OYE MUCHACHO VAMOS A METERLE UN CANTO SABROSO, SI TU LO GOZA YO TAMBIEN LO GOZO. Ohi amigos, che ritmo latino che passano questa notte le casse al club.
Por favor yo te chiero porchè yo sto sufrendo. Tutta colpa di quel latinomane del PPP; però mette di buon umore. pide lo que quieras, niña, pide por tu boca, pide, pídeme la propia vida, pero nunca que te olvide. Certo si sarebbe potuti andare al Marinella ad ascoltare la stessa musica e veder dimenare le giovani donzelle.
QUE NOCHES, QUE NOCHES TAN BONITAS…Oggi ho da fare i complimenti a Marta che si è laureata. 110/110!! Che lusso. Un brindisi alla Dottoressa in lingue (e non è il titolo di un film con Lino Banfi). Speriamo che anche a lei arrivino tante offerte di lavoro quante ne sono arrivate a me. Olè!!