Senza contarla molto lunga, per niente anzi, sullo spunto che dà origine al post, quanti giudicano sbagliato, disdicevole o riprovevole mangiare un gatto? Di sicuro c’è solo l’illegaità, il resto è giudizio morale prsonale mediato dal substrato culturale.
Io non lo farei, ma sarei propenso ad assaggiare la carne di delfino. I cinesi mangiano i cani eppure non li condanniamo per questo. E’ la loro cultura, al pari degli indiani che non mangiano le mucche. Pensate a come si sentono loro quando passano di fronte al banco carni dell’Esselunga!
E fin dove dobbiamo spingerci? I cavalli, così bei e così gustosi, sono da risparmiare? Dove finisce la catena che porta verso il veganismo estremo?
Può sembrare che salto di palo in frasca ma simile è la questione sugli omosessuali. No, non se sia giusto mangiarli, ma il tema si "nasce o si diventa?". Una domanda semplice che genera risposte complesse ed insicure ed altrettante domande scottanti.
Ci nasco, allora essere gay è "naturale", intendendo ciò che proviene spontaneamente dall’evoluzione umana, tramite DNA in questo caso. E’ giusto accettare l’omosessuaità.
Ci nasco, ma essendo l’attributo scritto nel DNA si potrebbe futuribilmente pensare di riscriverlo, "curando" il difetto. Così facendo però vado contro la natura stessa, impongo un’evoluzione antropica. La società prevarica l’individuo.
Ci divento, quindi devo presumere che durante l’infanzia/pubertà qualcosa abbia deviato le mie naturali inclinazioni mandandomi in confusione. Sempre futuribilmente potrebbe essere una sindrome curabile. La società si sta prendendo cura di me perchè mi vuole felice e non ghettizzato.
In entrambe le questioni al fondo sta l’indice che misura quanto sia evoluta la nostra società. Indipentemente dalle risposte possiamo decidere di accettare senza paure e discriminazioni gli omosessuali e permettere una maggiore libertà nella scelta delle carni da mangiare, purchè gli animali siano trattati con rispetto. Queste sono scelte puramente razionali, frutto di ragionamenti di pro e contro, in deroga al nostro primo istinto.
Però una società razionale non può comunque esimersi dal cercare le risposte.