Mind
Con gli anni ognuno di noi cambia, modifica le proprie idee ed il proprio modo di ragionare. Per quanto il fatto sia più evidente nella pubertà ed a cavallo della maturità, io sento forte l’avvenuta pressione di questo processo negli ultimi anni.
Autonomamente avevo intuito che una deriva troppo razionale era in atto nei miei processi mentali, ma solo ora ne comprendo appieno la portata. Da una serie di documentari del Discovery channel evinco che sono diventato schiavo dell’emisfero sinistro del cervello, per intenderci quello che governa i centri del linguaggio ed i processi logici. La mia già scarsa creatività è sempre più incanalata dalla ferrea logica. Sintomo evidente è stato il passare dalla poesia alla prosa: se prima riuscivo ad farmi guidare dalle emozioni, specialmente amorose, nella composizione di rime, ora ogni verso diventa uno sforzo immane, poco ispirato e povero di contenuti se non stilistici. Probabilmente anche il rinato amore per la filosofia si può collocare in quest’ottica: la regina delle discipline del pensiero logico esige una mente flessibile ma sotto controllo.
Pare comunque che siano poche le persone al mondo che riescono a liberare le potenzialità nascosto nell’emisfero destro, che agisce secondo schemi più istintivi, primordiali ed è la sede ideale per talenti musicali, figurativi, matematici, dell’armonia e degli schemi per dirla con due parole. Costoro vengono definiti geni subnormali. Liberare in ognuno queste potenzialità sarà l’ennesima sfida all’evoluzione ed un piccolo paradosso: l’emisfero sinistro che studia come liberare il proprio contraltare e così farsi prevaricare, anche se a comando.